Ti tarpo le ali all'educazione civica
Metodo per affossare "l'educazione civica"
La presente si prefigge di segnalare una situazione che, in base alle nostre esperienze, si protrae nel tempo che, secondo il nostro pensiero è causa di malumori e disimpego civile da parte di cittadini le cui "ali vengono tarpate" dalle risposte che via via ricevono dagli enti preposti a ricevere le segnalazioni di emergenza/e.
Lo Stato ha voluto che esistesse un unico numero da attivare riconoscibile nel 112 il quale dovrebbe saper discernere le emergenze, le più svariate: malesseri, incidenti, rapine, incendi, ecc.
Il giorno 30 novembre 2023 la scrivente, alle ore 12,14, ha effettuato una chiamata al 112 per segnalare materiale maleodorante non solubile in acqua, di colore bianco, pesante (si adagiava sul fondale)in fuoriuscita dall'ultimo rio tombinato lato Lavagna in prossimità della foce del fiume Entella.
L'operatrice ha informato che si sarebbe dovuto comporre il numero 01024411 per accedere direttamente alla centrale dei Vigili del Fuoco.
Lo 01024411 è stato contattato alle ore 12,16: colui che ha risposto, dopo aver ascoltato una parziale esposizione del problema, ha seccamente affermato che si sarebbe dovuto chiamare il 112.
Gli è stato risposto che quel numero era stato fornito proprio poco prima dal 112.
La risposta del Vigile del Fuoco è stata: "Il 112 non può aver dato questo numero".
Brevi battibecchi hanno seguito questa affermazione.
Dopodichè, alle ore 12,17 è stato richiamato il 112, ha risposto un operatore che ha passato la chiamata ai VVFF.
Questi, dopo aver ascoltato una breve esposizione di quanto in essere, hanno detto che avrebbero chiamato la Polizia Municipale e di lasciare i dati personali.
La risposta è stata un diniego, riconoscendo quanto stava accadendo come "grottesco" e spiegando che la Polizia Municipale l'avremmo sentita direttamente.
E' stata quindi informata la Polizia Municipale che ha demandato all'ufficio Ambiente.
E' stato quindi chiamato il centralino del Comune che ha passato la chiamata interna: la signora che ha risposto ha detto che avrebbe successivamente chiamato chi di dovere.
Contrariati da questi rimpalli inconcludenti, ci siamo allontanati dal maleodorante luogo (che sorge al termine di un SIC).
Dopo circa 15 minuti un Vigile del Fuoco telefonicamente ha domandato di tornare sul posto per verificare che fosse proprio quello (?).
Sul posto erano presenti due mezzi dei VVFF ed uno della Polizia Municipale.
Un Vigile del Fuoco, dopo poche parole, ha chiesto l'allontanamento poichè non era da ritenersi salubre il luogo in quanto, a suo dire, il forte odore non era da attribuirsi a scarichi fognari ma a zolfo...(nds: allora perchè c'é stato un richiamo sul posto?).
Intorno alle ore 14.30 erano presenti sul posto un mezzo della Polizia Municipale, almeno un mezzo dei VVFF ed un grosso furgone scuro con la scritta "Regione Liguria (...)".
Alcuni "nastri contenitivi" sono stati posti su un lato della pista ciclabile "Bartali".
Alla sera, dal ponte soprastante, è stato possibile notare un "contenitivo bianco" lungo lo scolo del canale "incriminato".
Nei giorni successivi ci sono stati innalzamento del fiume e mare molto mosso che hanno impedito di tenere monitorato il posto.
Il "contenimento bianco" è stato rimbalzato dal mare sul lato monte dello scarico (dove è rimasto per alcuni gg), i nastri di contenimento al 6 dicembre erano ancora sul posto.
Una breve dell'evento è stata riportata su un'emittente privata
https://www.teleradiopace.tv/2023/11/30/sversamento-di-un-liquido-tossico-nei-pressi-della-foce-del-fiume-entella/
Il 6 dicembre, dal ponte della Pace, era possibile notare il medesimo problema del 30 novembre: i sedimenti bianchi insistevano sui fondali ed un odore molto forte (mai risolto nella settimana) si alzava.
Alle 9,39 è stato chiamato il 112 per segnalare il problema irrisolto.
L'operatore ha girato la chiamata ai VVFF.
Ha risposto una donna che cortesemente ha ascoltato la segnalazione per poi affermare che avrebbe sentito i superiori poichè non sicura che il caso fosse di comperenza.
Una terza volta non registrata (da noi) è stata effettuata una chiamata per segnalare il protrarsi del problema.
Il giorno 17 dicembre una nuova chiamata al 112 ha messo in contatto con i VVFF il cui operatore ha espressamente chiesto di parlare con la Polizia Municipale, che è stata chiamata ed informata.
Sono trascorsi 19 giorni, si sono mossi, secondo quanto è stato possibile apprendere in modo fortuito, Vigili del Fuoco di Chiavari, ARPAL, Polizia Municipale di Lavagna, Guardia Costiera (uomini, carburante, mezzi, ecc.) ma il problema è invariato.
Ayusya ritiene che il problema sia di doppia natura: quello inquinante e quello di inappropriatezza negli interventi; ovviamente riconosceremo, se dovuto, un'inversione di visuale.
Ayusya rimane in attesa di una soluzione, che non significa trovare "il colpevole", ma rendere salubre un'area prossimale al mare.