Mango
Mango
(EU) Il primo che vogliamo presentare è "Mango".
Un cagnino cucciolotto rimasto vittima dell'ignoranza e della stupidità umana: la sua "padrona" (termine odioso per indicare l'umano che ha in affido un animale) lo ha percosso sino a compromettergli la deambulazione per lo schiacciamento di alcune vertebre perché sporcava in casa.
Mango, nonostante i pareri di importanti neurologi veterinari (è stato condotto sino a Milano per una visita specialistica), sta recuperando velocemente.
Quando è stato portato al canile di Genova non aveva l'uso di alcun arto.
Tutti o quasi spingevano per terminare la sua esistenza.
La frase che ormai è un luogo comune: ".. per farlo soffrire...".
Ma Mango ha sbeffeggiato tutti dimostrando di poter decidere da solo a dispetto dei pronostici e delle "Cassandre".
Ha recuperato quasi totalmente l'uso delle zampe anteriori, sta riprendendo l'uso di una delle posteriori e, piano piano con l'aiuto del carrellino ortopedico e di un volontario (Anna) che pazientemente lo sottopone a fisioterapia per tre ore tutte le mattine, migliorerà ancora.
Il carrellino è stato gentilmente donato da Fiorella (che gestisce un ricovero per cani a Maxena) che avendo perso Pippo (nella foto della pagina precedente), portatore di un grave handicap che in ultimo gli aveva paralizzato i 4 arti con compromissioni irrisolvibili alla capacità renale, ha deciso di dare una possibilità a questo nuovo sfortunato peloso.
Grazie Fiorella!
Rimarrà handicappato? Sicuramente sì, ma che importa?
Lui vuole vivere nonostante tutto e fa del suo meglio per dimostrarlo.
Chi siamo noi umani per decidere per la sua vita o per la sua morte?
L'eutanasia è il mezzo più semplice per mettere a tacere la nostra coscienza sulla personale incapacità di condividere un dolore o un handicap con qualche altro essere vivente.
Alle volte credo che se l'eutanasia non fosse vietata per l'uomo ci sarebbero centinaia di omicidi in nome di un presunto amore.
Tifiamo per Mango augurandogli di poter migliorare al punto di poter camminare senza il supporto meccanico come ha fatto Lizzy (di cui parleremo prossimamente).
(EU) Il primo che vogliamo presentare è "Mango".
Un cagnino cucciolotto rimasto vittima dell'ignoranza e della stupidità umana: la sua "padrona" (termine odioso per indicare l'umano che ha in affido un animale) lo ha percosso sino a compromettergli la deambulazione per lo schiacciamento di alcune vertebre perché sporcava in casa.
Mango, nonostante i pareri di importanti neurologi veterinari (è stato condotto sino a Milano per una visita specialistica), sta recuperando velocemente.
Quando è stato portato al canile di Genova non aveva l'uso di alcun arto.
Tutti o quasi spingevano per terminare la sua esistenza.
La frase che ormai è un luogo comune: ".. per farlo soffrire...".
Ma Mango ha sbeffeggiato tutti dimostrando di poter decidere da solo a dispetto dei pronostici e delle "Cassandre".
Ha recuperato quasi totalmente l'uso delle zampe anteriori, sta riprendendo l'uso di una delle posteriori e, piano piano con l'aiuto del carrellino ortopedico e di un volontario (Anna) che pazientemente lo sottopone a fisioterapia per tre ore tutte le mattine, migliorerà ancora.
Il carrellino è stato gentilmente donato da Fiorella (che gestisce un ricovero per cani a Maxena) che avendo perso Pippo (nella foto della pagina precedente), portatore di un grave handicap che in ultimo gli aveva paralizzato i 4 arti con compromissioni irrisolvibili alla capacità renale, ha deciso di dare una possibilità a questo nuovo sfortunato peloso.
Grazie Fiorella!
Rimarrà handicappato? Sicuramente sì, ma che importa?
Lui vuole vivere nonostante tutto e fa del suo meglio per dimostrarlo.
Chi siamo noi umani per decidere per la sua vita o per la sua morte?
L'eutanasia è il mezzo più semplice per mettere a tacere la nostra coscienza sulla personale incapacità di condividere un dolore o un handicap con qualche altro essere vivente.
Alle volte credo che se l'eutanasia non fosse vietata per l'uomo ci sarebbero centinaia di omicidi in nome di un presunto amore.
Tifiamo per Mango augurandogli di poter migliorare al punto di poter camminare senza il supporto meccanico come ha fatto Lizzy (di cui parleremo prossimamente).
(Autori delle foto: volontari canile di Genova)