ĀYUSYA
Apartitica, aconfessionale e contraria a qualsiasi forma di violenza gratuita per Statuto, opera esclusivamente con la forza del volontariato.
Suddivisa in tre principali settori: umano, animale e vegetale, per scelte di praticità operativa, ĀYUSYA riesce a coniugare la spinta umanitaria e quella ecoanimalista in un’ottica biocentrica.
Il nome ĀYUSYA è di origine sanscrita e racchiude in sé il significato di vita e di protezione della stessa.
L’attività dei volontari si svolge prevalentemente sul campo.
Gli scopi sono indirizzati alla sensibilizzazione capillare e di Enti pubblici, alla tutela dei diritti; alla tutela degli animali nel rispetto del loro habitat naturale (che prevede, in caso di necessità, il ricovero e la cura).
Per informazioni, richieste di materiale o altro, inviare un messaggio all’indirizzo di posta elettronica.
COMUNICATO STAMPA 1 ottobre 2014
L’ASL 4 Chiavarese – nuovamente interpellata in ordine alla causa della moria della fauna aviaria della Foce e Medio Corso del Fiume Entella – riferisce al botulino la spiegazione del fenomeno.
Ma Āyusya – Associazione di protezione della vita animale, della vita umana e della vita vegetale con sede a San Colombano Certenoli – permane non soddisfatta di tale conclusione e chiede che siano condotti ulteriori accertamenti, che si è resa disponibile ad assicurare la Provincia di Genova, gestore del sito di interesse comunitario e dell’oasi faunistica costituita per l’appunto dalla Foce e Medio Corso del Fiume Entella e primo interlocutore dell’Associazione.
L’ASL 4 Chiavarese è un importante realtà nel Tigullio, in grado, come noto, di soddisfare le esigenze di tutela di un bacino di utenza esteso a tutto il Tigullio, ma che si presta in modo parimenti efficiente a rispondere ai bisogni dei turisti e che si fa apprezzare per il reparto cardiologico, fiore all’occhiello dell’ASL e anzi centro di eccellenza per la cura delle aritmie.
Pur nel riconoscimento delle competenze e della meritata fama dell’ASL n. 4 Chiavarese, la risposta della Struttura Complessa Sanità Animale dell’ASL è manchevole, visto che si individua nel botulino la spiegazione della moria degli uccelli sulla base di un metodo per esclusione dei potenziali fattori causali non applicato con il dovuto rigore.
La questione è semplice, per potere individuare per esclusione la causa di un fenomeno, occorre negare l’incidenza causale di tutti gli altri possibili fattori scatenanti.
Ma questo, per l’appunto, non è stato effettuato. Sono stati condotti esami tossicologici relativi all’uso di ratticidi in agricoltura o all’ingestione di esche e di bocconi avvelenati, mancano però del tutto indagini relative all’intossicazione da metalli pesanti nonostante lungo il corso dell’Entella e presso la foce (dove si sono reperiti la maggior parte degli uccelli, morti o in stato di grave e mortale sofferenza) si registrino attività produttive.
Per contro gli esami dell’Istituto Zooprofilattico Sperimentale competente hanno dato esito negativo con riguardo al botulino, sicché oggi la spiegazione più semplice e razionale è che non si tratti di intossicazione da botulino.
Vi sono poi indici di segno contrario al botulismo:
- i volontari di Āyusya che hanno reperito gli uccelli morti o in stato di grave e mortale sofferenza non hanno riscontrato feci verdi (tipiche dell’intossicazione da botulino);
- l’intossicazione da botulino avrebbe dovuto interessare altri animali (es. ratti) oltre gli uccelli, mentre invece non si sono registrate che morti di uccelli;
- il corso dell’acqua del fiume Entella – in concomitanza a una stagione particolarmente piovosa – era particolarmente capiente di acqua, laddove l’intossicazione del botulino è favorita dall’acqua stagnante.
Āyusya ha comunque fiducia negli Enti preposti e attende che si dia corso ad una migliore istruttoria per la comprensione delle cause della decimazione della fauna aviaria presente presso la foce dell’Entella onde porvi rimedio.
Va detto che tutt’ora si registrano tristemente decessi degli uccelli dei luoghi e che – in assenza della conoscenza delle cause – non si può escludere che possa esserci anche un rischio per la salute umana.