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Poiana

Poiana

poia



Questo giovane esemplare di poiana fu rinvenuto a bordo strada da alcuni cittadini che lo consegnarono all'Associazione senza saper indicare con esattezza il punto di ritrovamento.
Ciò non permise ai volontari di cercare il nido da cui era volato via.
In effetti l'animale della foto sembra grande ma altro non è che un giovane alle prime prove di volo.
Questo bel rapace rimase ricoverato presso Ayusya per diverso tempo. L'animale fu tenuto monitorato da un veterinario che ci consigliò al meglio la gestione del volatile.
La curiosità sta nel fatto che venne un bel giorno in cui si decise di liberare la poiana. Tutto andò per il meglio, tutto funzionò senza intoppi.
Dopo alcuni giorni però l'esemplare fu rinvenuto in un prato riverso. Tutti pensammo fosse morto, avesse avuto un incidente o altre possibilità negative. Non appena soccorsa la poiana mostrò di godere di ottima salute. La liberazione l'aveva "stressata" ed aveva bisogno di qualche giorno di calma per "riordinare" le idee.
Detto fatto: la poiana vola ancora con la sua compagna nei cieli sopra la sede associativa.



(Autore della foto: Fotoflash Lavagna)

Sparviere

Sparviere



spatvieredadi

Lo sparviero euroasiatico (Accipiter nisus) può raggiungere i 38 cm di lunghezza ed un'apertura alare di 78 cm. La femmina, rispetto al maschio, ha dimensioni più importanti.
Questo animale, presente in tutta Europa, caccia in prevalenza piccoli uccelli. Predilige le zone boscose ma lo si può osservare anche in campi aperti limitrofi a piccole macchie.

Curiosità:
Lo sparviere della foto è stato soccorso il giorno 28 ottobre 2004 da un cittadino chiavarese che lo ha trovato riverso nel suo giardino.
A nulla sono valse le cure veterinarie ed i consigli degli esperti dell'"Ecoraptor": l'animale è deceduto senza ripresa alcuna a causa di un avvelenamento da esteri fosforici.

(Autore foto: Rebecchi; riconoscimento e classificazione del soggetto: Moggia)

Divieto di accesso ai cani nell'oasi dell'Entella

Divieto di accesso ai cani nell'oasi dell'Entella

no cani

La foto in alto è stata scattata immediatamente dopo il passaggio di un cane di proprietà lasciato libero di "ricrearsi" nell'alveo del fiume Entella.

Premesso che all'interno di un'oasi faunistica i cani non dovrebbero proprio essere condotti, ciò che lascia veramente stupiti è l'indifferenza di chi permette al proprio amico a quattro zampe di troncare una vita per gioco.

Il cane tendenzialmente ha un istinto predatorio e, di conseguenza, NON DEVE essere lasciato libero in una zona ove sia presente avifauna facilmente catturabile.

Questo principio può essere scritto in forma di legge o meno ma va seguito per un buon rapporto con l'ambiente che ci circonda.

Le sponde del fiume Entella offrono spesso motivo di passeggio ai cani di proprità che, diversamente, non avrebbero luogo ove sgranchirsi (Chiavari, Lavagna, S. Salvatore e Carasco sono i comuni che ospitano l'Entella e nessuno di questi ha attrezzato aree verdi per cani nonostante la legge regionale ne preveda la messa in opera) e ciò può essere accettabile nella misura in cui i proprietari di cani (termine orrendo) rispettino l'Oasi.

Nell'arco dell'anno decine di anatre, adulte o pulcini, muoiono a causa di morsi profondi prodotti da cani lasciati liberi di vagare in alveo.

La vigilanza è carente ed il controllo è lasciato nelle mani di quei cittadini sensibili che si trovano a passare nei pressi del fiume o che, in qualità di volontari, verificano che tutto proceda bene.

Il problema è: quando le cose si mettono male ed il proprietario di cani, ad esempio, non vuol sentire ragione cosa si fa?

Se qualcuno del servizio d'Ordine a qualsiasi livello vorrà garantirci una risposta esaustiva e risolutiva saremo ben felici di renderla nota sul questo stesso sito, nel frattempo.....

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