22 cani a Santo Stefano d'Aveto!
22 cani a Santo Stefano d'Aveto!

A seguito di alcune segnalazioni pervenute al cellulare di reperibilità dell'associazione oggi 21 dicembre 2005 ci siamo recati a verificare il caso.
Che caso!
Una signora è riuscita a far riprodurre i suoi amici cani sino ad averne 22. Ora però ha venduto la casa con usufrutto di una porzione ma i 22 cani sono ancora "sparsi" per la proprietà.
Bisogna dire che i due nuovi proprietari si sono dimostrati molto comprensivi ma, entro il 31 gennaio p.v. vogliono poter prendere possesso dello stabile.
Stanno aspettando già da più di quattro mesi!
Domani dovrebbe andare a fare una verifica anche un veterinario della ASL ed approfittarne per ritirare, realizzare la profilassi, microchippare, ecc. tre cuccioli a cui garantiremo noi un tetto sino a nuova adozione.
Vedremo e saremo partecipi agli sviluppi.
Purtroppo la situazione non si è affatto risolta. Alcuni cani sono stati portati al canile con cui è convenzionato il Comune di Santo Stefano d'Aveto ma alcuni sono ancora lì.
Le foto scattate dal sig. Sergio domenica 9 aprile 2006 attestano uno stato avanzato di denutrizione dei cani ancora presenti nei recinti.
La ASL4 è stata nuovamente interpellata: il medico veterinario di turno ha affermato che si sarebbe occupato del trasferimento degli stessi lunedì 10 aprile. Vedremo.......
Il giorno 11 aprile il veterinario pubblico si è recato sul posto con l'ambulanza della Croce Bianca rapallese (ente convenzionato con la ASL4 per questo tipo di intervento), ha prelevato i tre cani più deperiti e li ha trasferiti per un ricovero di recupero e per la zooprofilassi presso "Federico".
Nel recinto rimangono ancora 8 cani.........
(Autore delle foto: Sergio; elaborazione delle foto: Rebecchi)

Budino
L'ipotesi più accreditata del suo comportamento alle volte "isterico" è che sin dal ventre di sua madre abbia subito un trauma neurologico che gli abbia poi compromesso alcune capacità.
Non è possibile condurlo a fare lunghe passeggiate perché dopo poco si stanca e si abbandona a terra.
Non si può lasciare libero di vagare "nudo" perché tende a misurare qualche morso qua e là....
Insomma, è una frana. Una frana a cui noi siamo affezionati e che ora ha maggiormente bisogno di vicinanza perché è rimasto "solo": la sua amica di sempre, il cane Bambina, se ne è andata, lasciandolo ad ululare al cielo.
Non sarebbe giusto spostarlo, non più!
Resterà con noi sino a quando vivrà. Sarebbe comunque contento di sapere che qualcun altro, oltre noi, lo pensa e gli allunga di quando in quando qualche bon bon.

Cavallina Tamara
Cavallina TamaraDopo chilometri di parole investite per segnalare il caso della cavallina detenuta in una stalla angusta in località San Pietro Vara, finalmente ieri siamo riusciti ad andare a verificare lo stato delle cose.
Il padrone della cavallina si è fatto trovare con Tamara (questo è il nome della "4zampe e 1coda" indicato dall'uomo) al pascolo proprio in prossimità del capanno dove abitualmente viene rinchiusa.
Tamara, un trotter baio, è in buono stato di salute.
Con la Dott.ssa Maria Grazia Barbieri ed i suoi due cani siamo andati a "brucare un po' di erba fresca" con Tamara alla corda: il padrone ci ha dato il permesso.
Nel frattempo lui si occupava della pulizia della stalla (ne aveva bisogno!).
Al ritorno dalla passeggiata ristoratrice abbiamo concoradato con il sig. Gino (questo è il nome dell'uomo) che la cavallina dovrà fare la passeggiata tutti i giorni, anche se in un orario discutibile - dopo le 18,30 - (sempre meglio di niente) e che a breve l'uomo si occuperà della messa a dimora di un recinto che permetterà a Tamara di sgranchirsi durante tutto il periodo pomeridiano.
La prossima puntata sarà una nuova capatina a San Pietro Vara per verificare che il Sig. Gino abbia costruito il recinto.
AGGIORNAMENTO:
(EU) il giorno 9 novembre 2005 Giorgio B. ed io ci siamo recati alle ore 18 a verificare la veridicità di quanto promesso dal sig. Gino.
Tamara si trovava chiusa nella stalla con la "finestra" aperta e nessun recinto era stato costruito né era in costruzione.
Siamo rimasti un po' in zona per vedere se per caso qualcuno venisse a far muovere la cavalla, ma non è successo nulla.
Il giorno successivo abbiamo sentito per altri motivi il veterinario della ASL4 che ha apposto la firma sul passaporto presunto della cavalla (passaporto della Toscana a nome di un cavallo di nome Tomar) a fini zooprofilattici. Ci ha domandato quale fosse la situazione e ci ha espressamente detto che se la cavalla non presenta segni di maltrattamento non c'è niente da fare.
Come dire che con il testo della nuova legge sul maltrattamento di animale ci possiamo "asciugare le mani" e, a nostro avviso, come dire che se continuiamo ad avere bisogno di un veterinario pubblico per stabilire un maltrattamento possiamo fare a meno di portare avanti qualsiasi denuncia, tanto non viene fatta passare.
AGGIORNAMENTO:
(EU) Le affermazioni qui riportate hanno prodotto come risposta il documento presentato per intero a pié di pagina.
Urca, urca!!!!!!!!!!!!!!!! (nds)
AGGIORNAMENTO:
(EU) Il veterinario che ha effettuato il controllo il giorno 15 novembre (lo stesso che appose la firma sul passaporto presunto della cavalla) durante una lunga conversazione telefonica disse di aver proceduto nelle ispezioni, di aver trovato il nuovo luogo di ricovero della cavallina e di aver provveduto a far emanare un'Ordinanza sindacale affinché, nel momento in cui Tamara fosse tornata a vivere a San Pietro Vara, avesse a disposizione un vero e proprio recinto.
AGGIORNAMENTO:
(EU) La dottoressa De Barbieri ha potuto verificare quanto segue:
nella nuova dimora di Tamara vive anche un pony femmina e nella stalla di San Pietro Vara ora è segregato un cavallino bianco (naturalmente il recinto non è mai stato costruito e la finestra della stalla è rigorosamente chiusa).
AGGIORNAMENTO:
(EU) Durante un incontro con due funzionari (?) della ASL, dopo svariate originalità, è stato ribadito il concetto che quanto diffuso dal ns sito a proposito della cavalla Tamara è vergognoso perché lesivo dell'immagine della struttura pubblica.
Ovviamente il fatto che ci fosse un altro equino a San Pietro Vara è stata per loro, così presenti sul territorio, una sorpresa.
Sono stata nuovamente invitata a "mondare" da alcune frasi il testo.
Li ho invitati a querelare l'associazione se lo avessero ritenuto opportuno, ma un funzionario ha signorilmente risposto che preferisce altri sistemi.
Ora dovremo vedere sino a dove andremo a finire: da un cavallo siamo arrivati a tre!......