Carolina.Xsito.jpgcana_rebecca2.jpgcaprioli marzoSito.jpgcricetoXsito.jpgcuccioloKarlaXsito.jpg

No alla pesca nell'oasi dell'Entella

No alla pesca nell'oasi dell'Entella



chiusura pesca

La dimenticanza di attrezzatura da pesca da parte di pescatori "distratti" è una delle cause di maggiore danno alla fauna selvatica e domestica inselvatichita presente nell'Oasi faunistica provinciale dell'Entella.

Filo di nylon, ami, rapala, ecc. sono recuperati quotidianamente dai volontari di Ayusya nel greto del fiume, appesi agli alberi, lungo i ponti.

Molto spesso questi oggetti purtroppo sono la causa di gravi mutilazioni e decessi per l'avifauna fluviale.

Il filo di nylon impastoia le zampe degli uccelli a volte in modo talmente invasivo da richiedere l'amputazione dell'arto.

Una scena a cui molte persone hanno assistito è la morte in volo per "garrotamento" di un piccione agganciato da un suo simile con filo da pesca su entrambe le zampe: l'animale, che morirà soffocato, si trova a terra, l'altro effettuando un volo radente sul primo, lo solleva, suo malgrado, e lo trasporta sino a quando le forze glielo permetteranno.

Ai volontari è accaduto di trovare un piccione ancora legato al malcapitato simile che, nel frattempo, era stato divorato dai topi. Il piccione quindi ha assistito a tutto il pasto obbligato alla presenza ed al terrore di poter essere a sua volta preda di animali onnivori o carnivori.

Ami conficcati nelle zampe, nelle ali degli uccelli oppure ancora deglutiti da anatre o gabbiani sono tra i casi più frequenti in cui i volontari ed i veterinari di zona si imbattono.


radiografie

Ga. reale con rapala

Ga. reale con rapala



rapala05
L'ennesimo caso:
due persone hanno telefonato presentandosi come volontari della Croce Verde di Lavagna. Durante un intervento hanno rinvenuto in pieno centro cittadino un gabbiano ferito.
Dopo varie vicissitudini sulle responsabilità di intervento da parte di enti preposti al ritiro di animali selvatici in difficoltà, i volontari hanno telefonato al cellulare di reperibilità dell'associazione Ayusya.
Noi abbiamo accolto l'animale con la preghiera ai volontari della Croce Verde di voler scrivere due righe su quanto accaduto (un breve verbale), sull'intervento effettuato a favore del gabbiano e sulle telefonate realizzate per la sistemazione dello stesso.
I volontari ci hanno detto che il tutto sarebbe stato fatto il giorno successivo, di recarci presso la sede operativa (l'intervento risale al 21 agosto 2005).
Per ora non abbiamo visto nulla di scritto (17 marzo 2007)!
Comunque il gabbiano è stato liberato dall'incomodo entro i primi 15 minuti dal momento del ritiro da un volontario di Ayusya esperto in ami, fili, rapala ed altri vili strumenti da pesca (è un ex pescatore pentito).
L'animale è stato visitato il giorno successivo nell'ambulatorio veterinario Levante che lo ha dichiarato in perfetto stato di salute e pronto per riprendere la sua vita in libertà.
Libertà che gli è stata garantita (filmata da ETV) all'interno dell'Oasi faunistica provinciale Entella il giorno 23 agosto 2005.

Quando finirà quest'agonìa continua di animali feriti, a volte in modo irrimediabile, da materiale da pesca?


(Autore delle foto ed elaborazione delle foto: Rebecchi)

Gabbiani

Gabbiani



gabbiano

gabbiano1
Joomla templates by a4joomla