Piccioni
13 agosto 2005: la prossima settimana, come preannunciato, si partirà con il Comune di Santa Margherita Ligure! Diverrà operativa la sterilizzazione chimica dei piccioni!
AGGIORNAMENTO al 1° agosto: forse si parte con Il Comune di Santa Margherita Ligure.
1° luglio 2005, tutto è immutato e nessun Comune ha ancora accolto ufficialmente ed operativamente la nostra proposta.
Questo documento è stato inoltrato ai Comuni di Santa Margherita Ligure, Rapallo, Zoagli, Chiavari, Lavagna e Sestri Levante il 15 dicembre 2004.
OGGETTO:
proposte per il contenimento delle popolazioni aviarie a forte incremento demografico
proposte per il contenimento delle popolazioni aviarie a forte incremento demografico
A seguito del successo ottenuto nel comune di Genova nel periodo di studio in cui è stato somministrato mais trattato con nicarbazina a tre stormi di “Columba livia” nel centro genovese (in un solo anno la popolazione di colombi è diminuita del 29,3% nella zona trattata di Sturla) siamo a proporvi, ai sensi dell’art. 20 comma 2 L. reg. 23/00, la realizzazione di un programma di contenimento di questa specie attraverso adeguati interventi di sterilizzazione.
Tale programma, ovviamente, prevede lo studio ed il monitoraggio della popolazione aviaria presente sul territorio.
Abbiamo attentamente preso in esame lo studio effettuato dal Prof. Dr. Paolo Albonetti, docente del corso integrativo “Gestione della fauna Urbana presso il Dipteris (Dipartimento per lo Studio del Territorio e delle sue Risorse), giungendo alla conclusione che gli interventi in esso contenuti sono decisamente incisivi e rispettosi delle differenti ideologie.
Tale studio infatti prevede interventi integrati atti ad utilizzare le sinergie che siano selettivi e durevoli nel tempo.
In altri termini mette in rilievo che nessun intervento singolo, anche il più drastico e pesante, avrà un effetto sicuro e duraturo.
Il Prof. Albonetti infine sottolinea che “per un buon successo è indispensabile rispettare l’etica e la dignità della specie da contenere e condividere lo svolgimento del piano di contenimento con l’opinione pubblica”.
Uno degli interventi primi sarà l’identificazione di una serie di zone cittadine dove sia consentita l’alimentazione ai colombi, vietando, nel contempo, l’alimentazione sulla restante porzione di territorio.
Ciò, oltre a soddisfare l’esigenza del cittadino sensibilizzato di nutrire gli animali permette una nuova forma di collaborazione nel rispetto di tutte le variabili oggettivamente attinenti.
“L’obiettivo finale è ottenere che le popolazioni aviarie dei centri abitati siano costituite da colonie sane e potenzialmente non dannose, numericamente dimensionate e distribuite sul territorio in armonia con le esigenze igienico sanitarie ed ecologiche di tutela dell’arredo urbano e del patrimonio artistico”.
Durante un incontro mirato con il Prof. Albonetti e la Dott.ssa Petroni si è evidenziata l’importanza della conoscenza del territorio e la possibilità, nel tempo, di persone interessate già addentro al problema disponibili a forme collaborative d’intervento.
A tal proposito l’associazione Āyusya rinnova la propria disponibilità sinergica con i Comuni in indirizzo (o altri del comprensorio chiavarese interessati in tal senso) pronta ad incontrare le Amministrazioni ed i Funzionari, congiuntamente al Dott. Albonetti, per i confronti ed i chiarimenti del caso.
In attesa di cortese riscontro (L. 241/90) vogliate gradire i nostri più distinti saluti.
N.B.:
· Attualmente, in base alla L. reg. 23/00, la Regione Liguria coprirebbe sino al 30% delle spese derivanti da questo tipo di intervento;
· I capi morti di Columba livia forma domestica prelevati dall’Associazione di Volontariato Āyusya nei comuni di Chiavari e Lavagna (comuni in cui il censimento ed il monitoraggio sono già disponibili grazie all’attività svolta dai volontari Āyusya che, a titolo volontario e gratuito, hanno permesso l’elaborazione di questi dati) sono stati inoltrati all’Istituto di Zooprofilassi grazie alla disponibilità della ASL4 che ha reso noto che i referti garantivano esiti negativi intra ed interspecifici.
Tale programma, ovviamente, prevede lo studio ed il monitoraggio della popolazione aviaria presente sul territorio.
Abbiamo attentamente preso in esame lo studio effettuato dal Prof. Dr. Paolo Albonetti, docente del corso integrativo “Gestione della fauna Urbana presso il Dipteris (Dipartimento per lo Studio del Territorio e delle sue Risorse), giungendo alla conclusione che gli interventi in esso contenuti sono decisamente incisivi e rispettosi delle differenti ideologie.
Tale studio infatti prevede interventi integrati atti ad utilizzare le sinergie che siano selettivi e durevoli nel tempo.
In altri termini mette in rilievo che nessun intervento singolo, anche il più drastico e pesante, avrà un effetto sicuro e duraturo.
Il Prof. Albonetti infine sottolinea che “per un buon successo è indispensabile rispettare l’etica e la dignità della specie da contenere e condividere lo svolgimento del piano di contenimento con l’opinione pubblica”.
Uno degli interventi primi sarà l’identificazione di una serie di zone cittadine dove sia consentita l’alimentazione ai colombi, vietando, nel contempo, l’alimentazione sulla restante porzione di territorio.
Ciò, oltre a soddisfare l’esigenza del cittadino sensibilizzato di nutrire gli animali permette una nuova forma di collaborazione nel rispetto di tutte le variabili oggettivamente attinenti.
“L’obiettivo finale è ottenere che le popolazioni aviarie dei centri abitati siano costituite da colonie sane e potenzialmente non dannose, numericamente dimensionate e distribuite sul territorio in armonia con le esigenze igienico sanitarie ed ecologiche di tutela dell’arredo urbano e del patrimonio artistico”.
Durante un incontro mirato con il Prof. Albonetti e la Dott.ssa Petroni si è evidenziata l’importanza della conoscenza del territorio e la possibilità, nel tempo, di persone interessate già addentro al problema disponibili a forme collaborative d’intervento.
A tal proposito l’associazione Āyusya rinnova la propria disponibilità sinergica con i Comuni in indirizzo (o altri del comprensorio chiavarese interessati in tal senso) pronta ad incontrare le Amministrazioni ed i Funzionari, congiuntamente al Dott. Albonetti, per i confronti ed i chiarimenti del caso.
In attesa di cortese riscontro (L. 241/90) vogliate gradire i nostri più distinti saluti.
N.B.:
· Attualmente, in base alla L. reg. 23/00, la Regione Liguria coprirebbe sino al 30% delle spese derivanti da questo tipo di intervento;
· I capi morti di Columba livia forma domestica prelevati dall’Associazione di Volontariato Āyusya nei comuni di Chiavari e Lavagna (comuni in cui il censimento ed il monitoraggio sono già disponibili grazie all’attività svolta dai volontari Āyusya che, a titolo volontario e gratuito, hanno permesso l’elaborazione di questi dati) sono stati inoltrati all’Istituto di Zooprofilassi grazie alla disponibilità della ASL4 che ha reso noto che i referti garantivano esiti negativi intra ed interspecifici.