Rapallo, sterilizzazione dei piccioni: ci chiariamo un po'?
Rapallo, sterilizzazione dei piccioni: ci chiariamo un po'?
Quello che segue è il testo del documento consegnato questa mattina all'ufficio protocollo del Comune di Rapallo. Il documento sarà inoltrato per conoscenza al Difensore Civico ed all'Osservatorio Regionale (L. reg. 23/00).
OGGETTO: richiesta di visione e copia documenti ai sensi della L. 241/90 e successive modificazioni.
Il giorno 14 luglio 2006 i volontari della scrivente Onlus si sono resi conto che i varchi presenti nell’ex scalo merci delle FFSS presso la stazione ferroviaria erano stati serrati, come già accaduto 7 mesi prima, con i piccioni chiusi all’interno.
E’ stato contattato il referente delle FFSS, sig. Termini, per domandare lumi. L’incaricato ha detto di aver eseguito la chiusura a seguito di un’ingiunzione del Comune. Gli è stato spiegato dai volontari che non sarebbe stato possibile lasciare gli animali a morire d’inedia.
Il sig. Termini, convenendo su questo punto, ha fatto riaprire i varchi.
L’Associazione, grazie al supporto di alcuni volontari e di una ditta (Ditta Nucera di Sestri Levante) che ha inviato un camion, un trabattello ed un operaio a titolo gratuito, dopo aver ottenuto carta bianca dall’incaricato FFSS, ha operato in modo costante sino al 30 luglio 2006; data in cui l’ultimo piccione si è allontanato dall’edificio.
L’intervento è costato tempo, fatica, denaro (trasporto, carburante, materiale, mangime, donazioni ad un senza tetto che si è prodigato per la riuscita dell’intervento, ecc.) e ha comportato, anche al termine, un impegno da parte di quei volontari che si sono fatti carico di crescere i giovani volatili separati a forza dalle loro famiglie.
Il sig. Termini si è più volte preoccupato di domandare che Āyusya tenesse informato il Comune degli sviluppi, poiché, secondo quanto appreso dalle sue parole, il Comune avrebbe fatto forti pressioni affinché i varchi fossero chiusi in breve, senza peraltro proporre soluzioni concrete relative alla presenza di piccioni .
In diverse occasioni Āyusya ha provato a parlare con qualcuno in Comune che fosse interessato al caso…con insuccesso. L’ultima volta, quella registrata in forma ufficiale dall’associazione, il giorno 27 luglio: la scrivente ha personalmente parlato con la Polizia Municipale che, affermando di non sapere nulla dell’operazione, ha consigliato di conferire con il sig. Trento; questi, una volta ascoltato l’aggiornamento, ha detto che avrebbe parlato con il suo capo, sig.ra Corea, e che ci avrebbe richiamato.
Āyusya, a tutt’oggi, non ha ricevuto notizie dal Comune di Rapallo.
In considerazione del fatto che durante l’intervento all’ex scalo merci si è palesata una presenza massiccia di giovani ed implumi (pulcini e pulcinotti) e sapendo che il Comune di Rapallo ha più volte pubblicizzato gli interventi di sterilizzazione chimica in opera (lungo le strade cittadine si possono leggere i manifesti di aprile che ordinano ai cittadini di non nutrire i piccioni perché sarebbe in corso un’opera di sterilizzazione) e che proprio sui muri dell’ex scalo merci sono tutt’ora bene in vista due cartelli della ditta “Switch” che indicano l’operazione in atto, la scrivente ha ritenuto doveroso domandare spiegazioni. D’altronde, proprio sui cartelli appare la scritta “Trattamento antifecondativo per contenimento popolazione piccioni. Per qualsiasi ulteriore delucidazione al riguardo siamo a vs più completa disposizione tel. 010810048”!
Il giorno 27 luglio la scrivente ha telefonato al numero indicato sui cartelli (foto A), ha risposto una voce femminile. Spiegando la natura della telefonata, spiegando il tipo di intervento in fase di attuazione portato avanti dalla Onlus e la competenza in materia di sterilizzazione chimica di piccioni ho domandato da quanto tempo la ditta stesse granando in quel luogo (ex scalo merci FFSS Rapallo). La signorina, molto cortesemente mi ha informato che la ditta era attiva sul posto da almeno due mesi. Ho domandato come si spiegasse la presenza di una così nutrita colonia di piccioni (circa 350 capi) composta in maggior parte da giovani. La signorina mi ha semplicemente detto di non avere risposta alla domanda e ha pregato di attendere la telefonata del suo capo.
Il giorno successivo, al numero di reperibilità dell’associazione è giunta una telefonata dal numero 3482618637. Una voce maschile ha affermato di essere il responsabile della ditta “Switch 1988”. L’uomo, palesemente contrariato, alla domanda: “quando avete cominciato a granare per sterilizzare’” ha risposto che l’intervento era iniziato 40 giorni prima. Gli è stato fatto notare che i piccioni continuavano a nascere, a deporre le uova e a covarle. L’uomo, sempre più innervosito ha detto che gli interventi veri e propri sarebbero iniziati a settembre. Gli è stato fatto notare che erano presenti alcune discrepanze tra le varie affermazioni rilasciate dalla Ditta. L’uomo, su tutte le furie ha detto che l’Associazione sarebbe stata da denunciare, che l’intervento all’ex scalo merci FFSS sarebbe stato illegale e che avrebbe segnalato alla ASL4 il fatto. Gli abbiamo fornito il telefono del Servizio Veterinario ASL a memoria e l’uomo ha riagganciato. L’associazione ha ritenuto superfluo qualsiasi ulteriore approfondimento con elementi di quel tipo.
Il giorno 19 agosto sono stati notati due nuovi cartelli, già scomparsi allo stato attuale, della ditta “Switch” che arrecavano la seguente scritta: “Campagna di contenimento colombi. Area di somministrazione. Mangime non trattato”.
Questa strategia servirebbe per preparare una colonia per poi poterla trattare con il mangime medicato. Si fa però notare che la colonia di piccioni dell’ex scalo merci è presente e compatta da almeno l’inverno scorso, data in cui erano state denunciate violazioni per la chiusura dei varchi dell’edificio e che cittadini sensibilizzati nutrono gli animali (che diversamente sarebbero già morti, denutriti o macilenti in giro per la città ad elemosinare una briciola) in loco da tempo indefinito.
Tra le affermazioni dell’uomo che ha telefonato dal numero 3482618637 era interessante quella del fatto che la Ditta avrebbe granato quotidianamente con grano non trattato dello stesso calibro di quello della ditta ACME, trattato con nicarbazina, per abituare i volatili alla tipologia di seme. Le foto B e C “rappresentano” il grano cosparso sul terreno a chili per soli tre giorni consecutivi nella zona di interesse, il calibro è evidente, è un grano di bassa qualità grande appena la metà rispetto a quello medicato.
Nel frattempo l’associazione, in accordo con la proprietà, si sta occupando della fuoriuscita dei piccioni dall’interno delle “case storte” di imminente demolizione di corso Italia: il primo invadente pensiero è rivolto al numero incredibile di giovani pennuti presenti. Tralasciamo per pudore la fase descrittiva degli interni delle “case storte” ma non possiamo fare a meno di osservare che circa 250 piccioni sono presenti all’interno dei due edifici in rovina di cui almeno 150 sono pulcini e pulcinotti.
In questo contesto siamo a domandare, ai sensi della L. 241/90 e successive modificazioni, visione e copia di tutti i documenti relativi alla sterilizzazione dei piccioni in Rapallo a partire dal 1° gennaio 2004.
Certi di incontrare il Vs interesse rimaniamo in attesa di cortese riscontro.
Distinti saluti.
San Colombano Certenoli, 4 settembre 2006
Il giorno 14 luglio 2006 i volontari della scrivente Onlus si sono resi conto che i varchi presenti nell’ex scalo merci delle FFSS presso la stazione ferroviaria erano stati serrati, come già accaduto 7 mesi prima, con i piccioni chiusi all’interno.
E’ stato contattato il referente delle FFSS, sig. Termini, per domandare lumi. L’incaricato ha detto di aver eseguito la chiusura a seguito di un’ingiunzione del Comune. Gli è stato spiegato dai volontari che non sarebbe stato possibile lasciare gli animali a morire d’inedia.
Il sig. Termini, convenendo su questo punto, ha fatto riaprire i varchi.
L’Associazione, grazie al supporto di alcuni volontari e di una ditta (Ditta Nucera di Sestri Levante) che ha inviato un camion, un trabattello ed un operaio a titolo gratuito, dopo aver ottenuto carta bianca dall’incaricato FFSS, ha operato in modo costante sino al 30 luglio 2006; data in cui l’ultimo piccione si è allontanato dall’edificio.
L’intervento è costato tempo, fatica, denaro (trasporto, carburante, materiale, mangime, donazioni ad un senza tetto che si è prodigato per la riuscita dell’intervento, ecc.) e ha comportato, anche al termine, un impegno da parte di quei volontari che si sono fatti carico di crescere i giovani volatili separati a forza dalle loro famiglie.
Il sig. Termini si è più volte preoccupato di domandare che Āyusya tenesse informato il Comune degli sviluppi, poiché, secondo quanto appreso dalle sue parole, il Comune avrebbe fatto forti pressioni affinché i varchi fossero chiusi in breve, senza peraltro proporre soluzioni concrete relative alla presenza di piccioni .
In diverse occasioni Āyusya ha provato a parlare con qualcuno in Comune che fosse interessato al caso…con insuccesso. L’ultima volta, quella registrata in forma ufficiale dall’associazione, il giorno 27 luglio: la scrivente ha personalmente parlato con la Polizia Municipale che, affermando di non sapere nulla dell’operazione, ha consigliato di conferire con il sig. Trento; questi, una volta ascoltato l’aggiornamento, ha detto che avrebbe parlato con il suo capo, sig.ra Corea, e che ci avrebbe richiamato.
Āyusya, a tutt’oggi, non ha ricevuto notizie dal Comune di Rapallo.
In considerazione del fatto che durante l’intervento all’ex scalo merci si è palesata una presenza massiccia di giovani ed implumi (pulcini e pulcinotti) e sapendo che il Comune di Rapallo ha più volte pubblicizzato gli interventi di sterilizzazione chimica in opera (lungo le strade cittadine si possono leggere i manifesti di aprile che ordinano ai cittadini di non nutrire i piccioni perché sarebbe in corso un’opera di sterilizzazione) e che proprio sui muri dell’ex scalo merci sono tutt’ora bene in vista due cartelli della ditta “Switch” che indicano l’operazione in atto, la scrivente ha ritenuto doveroso domandare spiegazioni. D’altronde, proprio sui cartelli appare la scritta “Trattamento antifecondativo per contenimento popolazione piccioni. Per qualsiasi ulteriore delucidazione al riguardo siamo a vs più completa disposizione tel. 010810048”!
Il giorno 27 luglio la scrivente ha telefonato al numero indicato sui cartelli (foto A), ha risposto una voce femminile. Spiegando la natura della telefonata, spiegando il tipo di intervento in fase di attuazione portato avanti dalla Onlus e la competenza in materia di sterilizzazione chimica di piccioni ho domandato da quanto tempo la ditta stesse granando in quel luogo (ex scalo merci FFSS Rapallo). La signorina, molto cortesemente mi ha informato che la ditta era attiva sul posto da almeno due mesi. Ho domandato come si spiegasse la presenza di una così nutrita colonia di piccioni (circa 350 capi) composta in maggior parte da giovani. La signorina mi ha semplicemente detto di non avere risposta alla domanda e ha pregato di attendere la telefonata del suo capo.
Il giorno successivo, al numero di reperibilità dell’associazione è giunta una telefonata dal numero 3482618637. Una voce maschile ha affermato di essere il responsabile della ditta “Switch 1988”. L’uomo, palesemente contrariato, alla domanda: “quando avete cominciato a granare per sterilizzare’” ha risposto che l’intervento era iniziato 40 giorni prima. Gli è stato fatto notare che i piccioni continuavano a nascere, a deporre le uova e a covarle. L’uomo, sempre più innervosito ha detto che gli interventi veri e propri sarebbero iniziati a settembre. Gli è stato fatto notare che erano presenti alcune discrepanze tra le varie affermazioni rilasciate dalla Ditta. L’uomo, su tutte le furie ha detto che l’Associazione sarebbe stata da denunciare, che l’intervento all’ex scalo merci FFSS sarebbe stato illegale e che avrebbe segnalato alla ASL4 il fatto. Gli abbiamo fornito il telefono del Servizio Veterinario ASL a memoria e l’uomo ha riagganciato. L’associazione ha ritenuto superfluo qualsiasi ulteriore approfondimento con elementi di quel tipo.
Il giorno 19 agosto sono stati notati due nuovi cartelli, già scomparsi allo stato attuale, della ditta “Switch” che arrecavano la seguente scritta: “Campagna di contenimento colombi. Area di somministrazione. Mangime non trattato”.
Questa strategia servirebbe per preparare una colonia per poi poterla trattare con il mangime medicato. Si fa però notare che la colonia di piccioni dell’ex scalo merci è presente e compatta da almeno l’inverno scorso, data in cui erano state denunciate violazioni per la chiusura dei varchi dell’edificio e che cittadini sensibilizzati nutrono gli animali (che diversamente sarebbero già morti, denutriti o macilenti in giro per la città ad elemosinare una briciola) in loco da tempo indefinito.
Tra le affermazioni dell’uomo che ha telefonato dal numero 3482618637 era interessante quella del fatto che la Ditta avrebbe granato quotidianamente con grano non trattato dello stesso calibro di quello della ditta ACME, trattato con nicarbazina, per abituare i volatili alla tipologia di seme. Le foto B e C “rappresentano” il grano cosparso sul terreno a chili per soli tre giorni consecutivi nella zona di interesse, il calibro è evidente, è un grano di bassa qualità grande appena la metà rispetto a quello medicato.
Nel frattempo l’associazione, in accordo con la proprietà, si sta occupando della fuoriuscita dei piccioni dall’interno delle “case storte” di imminente demolizione di corso Italia: il primo invadente pensiero è rivolto al numero incredibile di giovani pennuti presenti. Tralasciamo per pudore la fase descrittiva degli interni delle “case storte” ma non possiamo fare a meno di osservare che circa 250 piccioni sono presenti all’interno dei due edifici in rovina di cui almeno 150 sono pulcini e pulcinotti.
In questo contesto siamo a domandare, ai sensi della L. 241/90 e successive modificazioni, visione e copia di tutti i documenti relativi alla sterilizzazione dei piccioni in Rapallo a partire dal 1° gennaio 2004.
Certi di incontrare il Vs interesse rimaniamo in attesa di cortese riscontro.
Distinti saluti.
San Colombano Certenoli, 4 settembre 2006